Inhalt

  • (ff. 175V) Temistio, In An. comm., con rubriche, titoli e titolatura corrente relativa al testo di Aristotele, non al commento. Libri I–II (ff. 123, tit. rubr. θεμιστίου παράφρασις τῶν περὶ ψυχῆς ἀριστοτέλους λόγος πρῶτος, inc. περὶ ψυχῆς ὅσαν δυνατὸν σὺν ἐπιστήμη λαβεῖν, expl. ἀκριβέστερον ἐπιδειχθήσεται); III–IV (ff. 23V48, tit. rubr. θεμιστίου παραφράσεως τῶν περὶ ψυχῆς ἀριστοτέλους λόγος δεύτερος, inc. Ἃ μὲν οὖν παρὰ τῶν πρότερον, expl. εἶναι ὑπὸ τοῦ κρινομένου); V–VII (ff. 4875V, tit. rubr. θεμιστίου παράφρασις τοῦ περὶ ψυχῆς ἀριστοτέλους τρίτου βιβλίου, inc. Ὅτι δὲ οὐκ ἔστιν αἴσθησις ἑτέρα παρὰ τὰς πέντε, expl. καὶ πρὸς τὸ σημαίνειν ἑτέρω). Ed. R. Heinze, CAG V.3, 1899, p. 1–126.
  • (ff. 76RV) Aristofane di Bisanzio, Historiae animalium epitome, fr. I, 2–18 (tit. rubr. σημειώσαι πῶς ὀνομάζονται τά τε χερσαῖα καὶ τὰ ἔνυδρα ζῶα, inc. σελάχια εἰσὶν ὅσα λεπίδας, expl. θηλάζει ἐν θέῳ νόμῳ). Ed. Lampros, CAG Suppl. I.1, 1885, p. 1,21–4,6.
  • (ff. 81305V) Giovanni Filopono, In An. comm. I–II (mutilo). Τit. aggiunto: “Ioannis Grammatici commentaria in libros de Anima Aristotelis”. Libr. I (ff. 81187V, inc. 〈μ〉έλλοντας ἡμᾶς τῶν περὶ ψυχῶν ἀκροάσθαι λόγων, expl. τὸ ζῆν ἐν τοῖς ἐμψύχοις ὑπάρχει); II (ff. 188305V, inc. 〈τ〉ὰ μὲν παρὰ τῶν προτέρων παραδιδομένα [sic] περὶ ψυχῆς, expl. mutilo εἰκότως ἡμῖν σώματος μεταξύ ἡ ἀντίληψις). Ed. Hayduck, CAG XV, 1897, p. 1–426,32.
  • Leer


    ff. Iv, IIv, 7780V, I’r–II’r, III’r, IV’r–v.
  • Da approfondire il rapporto fra questo ms. e il cod. Neap. III. E. 09 (copiato a Creta da Antonio Damilas), che contiene la parafrasi di Temistio e il medesimo estratto dall’epitome della Historia animalium.

    Inoltre, il testo di Filopono ha il medesimo explicit attestato dal ms. Neap. III. E. 08, un codice cartaceo del sec. XIV scritto da varie mani, in cui parte delle lacune dovute a danno materiale sono state risarcite da Zaccaria Calliergi (vd. Arnesano 2010, p. 77 Nr. 19; Formentin 2003, p. 417: “il ripristino parziale è dovuto […] all’uso di un antigrafo incompleto, come del resto dimostrano anche le finestre lasciate nelle integrazioni scritte sui rattoppi (es. ff. 58V, 60, 61) e il frequente avvertimento λείπει (es. ff. 84, 102)”).

    Anche l’Ambrosiano presenta a partire dal f. 145V sino alla fine numerosi loci fenestrati che sembrano essere stati ereditati direttamente da un modello difettoso, perché talvolta riguardano singole lettere o brevi parole che facilmente avrebbero potuto essere restituite per congettura. È probabile che sia l’esemplare utilizzato da Calliergi per restaurare il cod. di Napoli o che l’uno e l’altro dipendano dallo stesso lacunoso modello.

Physische Beschaffenheit

Beschreibstoff

Carta italiana (in folio).

Wasserzeichen

  • ff. 610: Trimonzio sormontato da una stella semplice, tipo Piccard Dreiberg Nr. 979 (1423), ma più simile a quella presente nel f. 121 del Cod. 447 dell’Abbazia di Melk (WZMA: AT6000-447_121), del secondo quarto del sec. XV.
  • ff. 1213, 1620: Bilancia a piatti circolari, sormontata da una stella, tipo Piccard Online Nr. 117246 (1501), ma con i filoni esterni; vd. anche Briquet 2542 (1514); Mazzoldi 327 (1484) e 341 (1507).
  • ff. 21192, 196241, 247248, 253255, 259273, 277296, 301III’: Bilancia racchiusa in un cerchio, tipo Piccard Online Nr. 116855 (1488).
  • f. 194: Bilancia racchiusa in un cerchio e sormontata da una croce, simile a Mazzoldi Nr. 306 (1479).
  • f. 199: Luna, simile a Briquet 5208 (1485–1491).
  • f. 242244, 251: Testa di bue sormontata da un fiore, molto simile a Piccard Online Nr. 64786 (1484).
  • ff. 257258, 275, 298: Bilancia sormontata da una stella a sei punte, senza riscontri nei repertori (ricorda il tipo Briquet 2452, ma non ha elementi aggiuntivi sull’asta).
  • contr. ant./f. I: filigrana nella piegatura, solo parzialmente rilevabile (forse dei tentacoli?), distanza fra i filoni 66 mm.
  • f. IV’V: filigrana nella piegatura, solo parzialmente rilevabile, forse una figura umana con una mano sollevata (?).

Format

300 × 210 mm (f. 4).

Folienzahl

ff. II, 305, IV.

Foliierung

Foliotazione a matita del sec. XIXex nell’a. sup. est. di ogni recto in numeri arabi da 1 a 305 (in numeri romani I–II e I–IV le guardie anteriori e posteriori).

Lagen

19 × 10 (f. 190), 1 × 8 (f. 198), 3 × 10 (f. III’).

Lagensignierung

I ff. 180 sono regolarmente segnati dal copista in lettere greche al centro del mg. inf. dell’ultimo foglio verso, da α’ (f. 10V) a η’ (f. 80V); vi sono anche tracce di una diversa segnatura in caratteri alfanumerici, non perspicua e quasi del tutto rifilata, nell’angolo inf. est. del primo foglio recto (ff. 11, 21, 61).

I fogli restanti hanno una analoga segnatura di mano del copista al centro del mg. inf. di ciascun primo foglio recto, da α’ (f. 81) κγ’ (f. 299). Il solo f. 100V reca traccia di un β’ al centro del mg. inf., quasi del tutto rifilato.

Reklamanten

Assenti.

Anzahl der Linien

ff. 176: 30 ll.

ff. 81305V: 32 ll.

Liniierung

ff. 176: A secco, per impressione diretta solo sul verso, tipo Leroy–Sautel 20D1, con specchio di scrittura di circa 212 × 123 mm.

ff. 81III’: a secco, per impressione diretta sul verso (a eccezione del f. III’, rigato sul recto), tipo Leroy–Sautel 00D1, con specchio di scrittura di 194 × 120 mm.

Kopist

A. ff. 176VGiorgio Alexandrou〉 (id. Martinelli Tempesta), attivo nella seconda metà del sec. XV. Di sua mano anche uno schema (f. 34V), alcune varianti sovralineari (f. 47) e note introdotte da γρ(άφεται) (ff. 3, 12, 46V, 67V, 70V, 72).

B. ff. 81305VThomas Bitzimanos〉 (id. Martinelli Tempesta), attivo nella seconda metà del sec. XV; suoi anche i notabilia marginali ai ff. 98V, 99V, 105V106, 107, 108V, 115V, 121, 123, 126V, 127V, 135, 136, 139V140, 141V, 144, 159, 160, 163V, 168, 177V, 179, 180V, 184, etc.

a. 〈Ottaviano Ferrari〉 (?), f. 100V mg.

b. un possessore del codice, forse identificabile con 〈C. Rovida〉 (?), aggiunse il titolo “Ioannis Grammatici commentaria, in libros de Anima Aristotelis” al f. 81 e l’indice del contenuto del volume al f. II’v: “Joannis Grammaticij, Philoponi, Themistij et Philoponi commentarij”.

c. una mano occidentale della seconda metà del sec. XVI di ambiente milanese, riconoscibile per un peculiare phi di forma triangolare a chiave di violino, appose notabilia e scolii in greco e latino ai ff. 82V, 9497, 98RV, 99V, 100V113, 114118V, 188202, 203V212V e la nota di chiusura “Ioannis ἀλεξανδρέως εἰς τὸ περὶ ψυχῆς” al f. 305V.

Ergänzungen zum Textbestand

Fra le annotazioni della mano c alcune rivelano una profonda conoscenza dei commentatori aristotelici, in particolare Simplicio (f. 106: “Simplicius fere idem sentit”; f. 113: “locus hic a Simplicio aliter interpretatur quod etiam magis placet”).

Einband

Legatura di restauro del sec. XVIII o XIX con piatti di cartone rivestiti di carta e dorso in pelle. Controguardie cartacee bianche, quella anteriore solidale con il f. I, quella posteriore con il f. IV’V. Le restanti guardie sono antiche.

Erhaltungszustand

Buono stato di conservazione, con alcune macchie di umidità e segni di usura nei fogli esterni di fascicolo e nelle guardie antiche. Fori di tarlo interessano l’inizio e la seconda metà del ms., ma solo nella prima parte compromettono la leggibilità del testo.

Geschichte

Datierung

Fine del sec. XV (1470–1490?).

Provenienz

Il codice appartenne a Ottaviano Ferrari (f. IIr: “Octaviani Ferrarij” e “Octaviani Ferrarij Liber”) e al suo allievo Cesare Rovida (f. IIr: “ex Rovidio”), la cui biblioteca giunse attraverso il fratello Alessandro Rovida all’Ambrosiana nel 1606. È puntulamente registrato nel catalogo manoscritto realizzato tra il 1608 e il 1609, al Nr. 248: “Themistii Paraphrasis librorum Aristotelis De anima. Io. Grammatici Commentarii in libros De anima. Codex in fol. recenti manu, qui fuit Octaviani Ferrarii” (vd. Turco). Il numero “916” (?) che si legge nell’a. inf. est. del f. 1 potrebbe essere da ricondurre alla collocazione del volume nella biblioteca di Ferrari o Rovida.

Bibliographie

Kat.

  • E. Martini–D. Bassi, Catalogus codicum graecorum Bibliothecae Ambrosianae, Milano 1906, p. 1031 Nr. 923.
  • Inventario Ceruti dei manoscritti della biblioteca Ambrosiana: riproduzione in facsimile dell’inventario manoscritto, I–VI, Trezzano sul Naviglio 1973–1979, I, p. 422 (sec. XVI).

Kod.

  • G. Turco, Un antico elenco di manoscritti greci ambrosiani. L’Ambr. X 289 inf., ff. 110141, in: C. Mazzucchi–C. Pasini, Nuove ricerche sui manoscritti greci dell’Ambrosiana, Biblioteca Erudita. Studi e Documenti di Storia e Filologia 24, Milano, Vita e pensiero, 2004, p. 79–144: p. 131 Nr. 248.
  • C. Pasini, Giovanni Donato Ferrari e i manoscritti greci dell’Ambrosiana (con note su Francesco Bernardino e Ottavio Ferrari e sui manoscritti di Ottaviano Ferrari all’Ambrosiana), in: Nea Rhome, 1 (2004), p. 351–386: p. 356 n. 15 (“il Grazi, pur fornendo di propria mano la descrizione del codice, non indica la provenienza, perché sulla stessa pagina figura la nota di possesso (si direbbe dello stesso Ferrari): «Octaviani Ferrarii Liber»”), 356 n. 18 (“ex Rovidio”).
  • S. Martinelli Tempesta, Per un repertorio dei copisti greci in Ambrosiana, in: Miscellanea graecolatina I, a cura di F. Gallo, Milano 2013, p. 101–153: p. 138, 140 (identificazione delle mani A–B).

Text.

  • Ed. R. Heinze, CAG V.3, 1899, p. XI (Λ; forma maxima, sec. XV).
  • Ed. Hayduck, CAG XV, 1897, p. IX (Q; forma maxima, chartaceus, sec. XV).

Weitere Sekundärliteratur

  • S. Fazzo, Philology and Philosophy on the Margins of Early Printed Editions of the Ancient Greek Commentators on Aristotle, with special reference to copies held in the Biblioteca Nazionale Braidense, Milan, in: Philosophy in the Sixteenth and Seventeenth Centuries: Conversations with Aristotle, ed. by C. Blackwell and S. Kusukawa, Aldershot, Ashgate, 1999, pp. 48–75 (sulle mani di Ferrari e Rovida).
  • M.R. Formentin, Un codice farnesiano restaurato due volte, in: Atti della Società ligure di storia patria, 43/1 (2003) [= D. Puncuh, Studi in memoria di Giorgio Costamagna (1916-2000)], p. 415–424.
  • C. Pasini, Giovanni Donato Ferrari e i manoscritti greci dell’Ambrosiana (con note su Francesco Bernardino e Ottavio Ferrari e sui manoscritti di Ottaviano Ferrari all’Ambrosiana), in: Nea Rhome, 1 (2004), p. 351–386 (sul fondo Ferrari–Rovida).
  • D. Arnesano, Manoscritti greci di Terra d’Otranto. Recenti scoperte e attribuzioni (2005-2008), in: D. Galadza, Toxotes. Studies for Stefano Parenti, Grottaferrata 2010 (Analekta Kryptopherres, 9), p. 63–101.

Quelle

  • E. Gamba, autopsia, ottobre 2019.
Die Erstellung der Daten in "CAGB digital" ist ein fortlaufender Prozess; Umfang und Genauigkeit wachsen mit dem Voranschreiten des Vorhabens. Ergänzungen, Korrekturen und Fehlermeldungen werden dankbar entgegengenommen. Bitte schreiben Sie an agiotis@bbaw.de.

Zitierhinweis

Mailand, Biblioteca Ambrosiana, Ambr. D 080 inf., in: CAGB digital, hg. v. Commentaria in Aristotelem Graeca et Byzantina. Berlin-Brandenburgische Akademie der Wissenschaften. URL: https://cagb-digital.de/id/cagb1301703 (aufgerufen am 16.4.2024).

Permalink

https://cagb-digital.de/id/cagb1301703

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